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I locali per pensare, secondo un decalogo stabilito, devono essere senza video e musica ad alto volume, con spazi per socializzare, in sintonia con il territorio, che possano ospitare eventi culturali, giochi di ruolo e altre iniziative, esporre libri, opere artistiche o altri oggetti “per pensare”, offrire sorrisi e gentilezza a chi entra.
Arrivano i “Locali per pensare” : niente musica, tv e video, solo scambi di idee
E’ stata lanciata in rete la proposta di segnalare i “Locali per pensare ” che ancora esistono in Italia. La campagna nasce dall’esigenza di ricostruire quei contenitori di senso come bar, caffè, ristoranti che hanno rappresentato per tutto il ‘900 i luoghi privilegiati in cui si incontra…
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